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Suor Maria Araneo di Gesù e della S.S. Trinità: contava allora 25 anni ed era la priora del monastero. Come vedremo, ella espose ad Alfonso lo stato della sua coscienza ed ebbe inizio una corrispondenza epistolare, non intensa ma significativa per noi. Le lettere di lei e del santo sollevano un pò la grave coltre di silenzio che avvolge questa fedele sposa del Cristo.      Altra fonte indiretta per conoscere la spiritualità di sr Maria sono le lettere di S. Gerardo a lei. Egli venne a Ripacandida a metà dicembre del 1751. Qui abbiamo una lunga pagina del Tannoia sul loro incontro e mutua edificazione. Leggiamola: due anime grandi convivevano in quel tempo, una a Foggia e l’altra in Ripacandida, e tutte e due
favorite da Dio (di doni non ordinari. Una era la madre Suor Maria Celeste (Crostarosa), che con tanta edificazione stabilito aveva in Foggia il monastero del S.S. Salvatore; l’altra era la madre suor Maria di Gesù, che rifiorir fece in Ripacandida lo spirito di S.Teresa. Conobbe Gerardo, per mezzo de’ nostri, queste due religiose,e tanto fu il conoscerle, quanto stringersi con esse in ispirito...Non altrimenti (che con madre Celeste) si strinse di cuore colla madre suor Maria di Gesù. Grande idea aveva Gerardo di questa religiosa e sommo concetto facea di lui la madre suor Maria. Tanto fu il conoscersi quanto comunicarsi i propri sentimenti. Incontrandosi, vedevansi due fuochi di riverbero che agivano l’un l’altro e non sembravano che due serafini. Ingolfati un giorno tutti e due nel merito che ha Gesù Cristo di essere amato,tal’estro sorprese Gerardo che, afferrandosi alla grata, disfece e piegò come cera gli spintoni (spuntoni) che l’armavano”. Di Suor Maria di Gesù bisogna dire quel che Dante Alighieri dice di San Francesco di
Sì, perchè la vita di suor Maria di Gesù si è svolta certamente su questo lembo bellissimo della Lucania, quale è Ripacandida, ma su questa terra, si noti bene questo, ella era avvolta continuamente dal cielo di Cristo nell’immensità di Dio: di qui il suo nome: Suor Maria di Gesù della santissima Trinità. E questa vita era quindi vita altamente mistica:Dio, Cristo, la Vergine scendevano a parlare con lei. Era un fiore sulla vetta. Nasce,vive di sole,muore nella immensità del cielo e il cielo la conosce. E noi dovremo salire un pò nel cielo arduo della vita mistica, se vogliamo conoscere la bellezza, la grandezza di questa donna. Non sarà facile seguirla. Ed io confesso la mia esitazione.Esitazione doppia: perchè solo un santo potrebbe parlare di queste altezze ed io sono un povero servo di Dio che cammina per terra. Tuttavia, bisogna tentare di dirne qualche cosa, perchè mistica è la storia di questo fiore sulla vetta di Ripacandida.
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Suor Maria di Gesł
 Suor Maria di Gesù e della S.S. Trinità A vivo, trasparente contatto con Dio: dolore e amore intensissimi
Assisi nel canto XI del Paradiso della Divina Commedia:” La sua mirabil vita meglio in gloria del ciel si canterebbe”.
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